Zia Dadi che donna

Siccome la storia d’Italia è anche una storia di donne, vi racconto di mia zia Iolanda che riuscì, tacendo, a far studiare anche le femmine di famiglia.
Allora, si racconta ancora oggi con orgoglio che prima tentò di esprimere la sua opinione dicendo che sì, avrebbe lavorato di più, però le femmine dovevano studiare quanto i maschi.
C’era però un tacito accordo fra lei e mio nonno, un accordo fondato sul rispetto reciproco e sulla riservatezza, e lei non avrebbe parlato se non fosse stato lui per primo a parlare.
E lei «Nèca al burdeli a’gl’j à da stugè (Anche le bambine devono studiare), o come è vero Dio a-n dirò piò una parôla e a starò plêda par tota la vita».

Fonte: lastampa.it

Zia Dadi che donnaultima modifica: 2011-03-18T17:31:32+01:00da news1855bis
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